Riflessione in notturna a distanza ... Tempo di attesa e di speranza
Il Natale al tempo del Covid
Viene Natale, come una luce nel buio di questo tempo, reso difficile dalla pandemia, un annuncio di speranza rivolto a noi come ai pastori nella notte di Betlemme: «Non abbiate paura: vi porto una buona notizia».
Quest’anno, ne abbiamo bisogno più che mai.
Sarà un Natale diverso!
UN MOMENTO DEDICATO A TUTTA LA COMUNITA' ACCADEMICA IN VISTA DEL NATALE CHE STA ARRIVANDO!
L’anno che si sta chiudendo ha posto l’intera umanità di fronte ad un evento inatteso e difficilmente immaginabile, che ha scardinato molte delle consuetudini individuali e sociali su cui si basava la nostra esistenza quotidiana. Ciascuno di noi, come persona, e ciascuno dei nostri gruppi, dalla famiglia, agli amici, ai compagni di studi, alle associazioni e movimenti ha dovuto necessariamente ripensarsi e riorganizzarsi per attraversare un tempo inedito e non ancora concluso. Tutto ciò interroga fortemente le scienze dell’uomo, in particolare ponendo ancora una volta al centro della riflessione concetti fondamentali come quelli di identità e diversità: l’umanità di fronte alla tragedia si riscopre allo stesso tempo ‘unica’ e profondamente diversa, per opportunità e diritti. La riflessione pedagogica e le prassi educative sono profondamente sollecitate nell’interrogarsi, oggi più che mai, circa quale umanità vogliamo attivamente coltivare e quale società, necessariamente globale, intendiamo oggi costruire per il futuro.
All'incontro intervengono:
- Pietro Migliasso, Assistente di pastorale
- Ezio Risatti, già Preside e Docente stabile
- Roberto Santoro, Docente di pedagogia dell’intercultura e sociologia generale
In collegamento dal Congo: Titus Mwamba Kalemba, Coordinatore delle scuole salesiane, già Assistente di pastorale di IUSTO e docente di sociologia.
Roberto Santoro ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Umane con un percorso di ricerca nell’ambito dell’antropologia dell’educazione, del lavoro e delle organizzazioni. Ha insegnato sociologia presso l’Università di Milano e ora insegna antropologia medica presso l’Università di Torino e pedagogia dell’intercultura e sociologia generale e dell’educazione presso IUSTO. E’ stato educatore professionale e giudice esperto presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta. Dal 1996 dirige organizzazioni di terzo settore. E’ coautore del saggio: ‘Dealing with the patient’s body in nursing: nurses’ ambiguous experience in clinical practice’; ha pubblicato i saggi: ‘Cooperazione sociale e culture professionali: il contributo dell’antropologia del lavoro’ e ‘Prendersi cura del futuro. Storia ed etnografia del lavoro cooperativo’.